Prossimi Eventi : 27 Gennaio: DIARIO DI UNA DEPORTAZIONE presso il teatro Quaranthana di Corazzano ore 21:30; 29 Gennaio: LUNGO LA VIA FRANCIGENA La Scala ore 15:00; 29 Gennaio: MERCATINO DI ANTIQUARIATO La Scala; 3 Febbraio L'ASTA DEL SANTO teatro a Corazzano ore 21:30; 5 Febbraio CARNEVALE DEI BAMBINI a San Miniato basso ore 15:00; 17 Febbraio OMAGGIO A PINO DANIELE teatro a Corazzano ore 21:30; 19 Febbraio Il MERCATALE San Miniato centro storico ore 9:00; 19 Febbraio EGOLANTIQUARIA; 24 e 25 Febbraio AMANTI teatro a Corazzano ore 21:30; 26 Febbraio IL CARNEVALE DEI BAMBINI San Miniato centro storico ore 15:00; 26 Febbraio MERCATINO ANTIQUARIATO La Scala.

giovedì 27 febbraio 2014

Carnevale dei Bambini




Il Carnevale ormai è una tradizione che corre nel tempo. E’ nato e cresciuto nelle varie regioni italiane, in Toscana il più famoso è sicuramente quello di Viareggio.

Anche qui a San Miniato il Carnevale viene ricordato dai cittadini sin dagli anni ‘30-‘40, quando nelle famiglie si organizzavano feste in maschera e, ancor di più, dopo il “passaggio della guerra” quando c’era tanta voglia di “dimenticare” e ricostruire.
Adriana Fiaschi si ricorda che nel ’49 insieme ad altri suoi coetanei andarono alla festa a casa della Barnini a Palazzo Grifoni: «Festa in maschera e tanta voglia di divertirsi, era da poco passata la Guerra!».
Anche nelle parrocchie, soprattutto presso il teatrino del convento dei padri domenicani, venivano allestiti piccoli spettacoli per far divertire grandi e piccini.

Dagli anni ’50, il circolo ricreativo “Angelo Cheli” -da poco restaurato e affrescato dal Professor Dilvo Lotti- cominciò a ospitare i primi veglioncini di Carnevale nel corso dei quali i bambini sfilavano davanti ad una giuria che assegnava un premio alla maschera più bella. E’ così che vennero gettate le basi di quella che sarà una delle caratteristiche del futuro Carnevale dei Bamibini: la premiazione.
La domenica successiva, poi, sempre nei locali del Circolo Cheli, si svolgeva la cosiddetta “Festa della Pentolaccia”, dedicata alle famiglie: mentre i genitori gareggiavano per spaccare la pentola ed assicurarsi il premio contenuto, i bambini facevano incetta di caramelle e coriandoli caduti a terra.
Dal 1971, in seguito ad un’idea del Prof. Dilvo Lotti, come egli stesso ricorda nel suo libro San Miniato vita di un’antica città: «Da cosa nasce cosa, la Festa degli Aquiloni ha la sua prima edizione nel 1968, ha generato le altre manifestazioni a carattere popolare creativo…» primo fra tutti il “Carnevale dei Bambini”.



La sua idea era di dare ai bambini un carnevale speciale: buoi guidati dai contadini della campagna e trattori agricoli per trainare i carretti caratteristici, dipinti dagli artisti sanminiatesi come Giolli, Giannoni, Marchesi (Tropei) e da lui stesso ai quali si aggiunsero Macchi, Mori, Olivo e tutti coloro che avevano capacità creative.

 Era il primo carnevale vero e  proprio nel nostro comune, che attirava tutti i bambini del comprensorio. Iniziò così un’epoca che durò oltre dieci anni in cui i maggiori protagonisti erano gli alunni delle scuole con i loro insegnanti che trattavano ogni anno un tema diverso, come per esempio il maestro Paletti, della scuola di Roffia, e la maestra Giannini Dini, la quale preparava la sua scolaresca mascherata ad eseguire balli intorno a “RE CARNEVALE” prima che venisse bruciato. Il tradizionale rogo di “RE CARNEVALE” fu ripetuto fino al 2000, quando per motivi di sicurezza si è dovuto interrompere questa usanza, che nelle intenzioni degli organizzatori era nata per simboleggiare la fine dei festeggiamenti carnevaleschi e l’inizio della quaresima.

I bambini erano i protagonisti anche dei manifesti del Carnevale che dipingevano e che poi venivano esposti nei negozi del Centro, altra novità assoluta ideata dal Prof. Lotti per il Carnevale dei Bambini. Alla realizzazione di questi partecipavano anche i pittori famosi della zona; i loro manifesti, vere e proprie opere d’arte, venivano venduti all’asta –svolta nella sala degli affreschi del Circolo Cheli- sempre molto seguita da collezionisti e amatori della pittura. Il ricavato serviva per sostenere le spese del carnevale, considerato che, sin dagli inizi è sempre stato a costo zero per tutti i partecipanti.

  Dal 1983 i buoi vengono sostituiti del tutto dai trattori, ma la tradizione “dei carri” continua. Anche San Miniato Basso costruiva strutture da trainare, alla Casa Culturale, come pure La Scala, Roffia, La Serra e Isola, che si univano alla sfilata di San Miniato, in questo periodo rappresentata solamente una domenica, rinunciando alla sfilata del martedì grasso.
In questi anni la gestione del Carnevale, sempre con la “sopraintendenza” del Prof. Lotti, venne coordinata direttamente dal comune, per motivi sicurezza e ordine.
Piano piano però il punto d’attrazione carnevalesco si trasferì alle frazioni di San Miniato Basso, La Serra e San Romano, perdendo nel Centro Storico gran parte del suo valore e della sua tradizione.

Nel 1993 la Pro Loco, che fino ad allora aveva collaborato con i precedenti organizzatori, decise di cambiare un po le cose, di dare una nuova piega a questa manifestazione. Si ritornò agli inizi e la classica sfilata si concludeva all’interno dei locali del circolo Cheli con la consueta e caratteristica premiazione delle maschere più belle. I carri venivano costruiti da volontari nei locali di quelli che erano i vecchi macelli e facevano bella mostra lungo le vie cittadine l’ultima domenica di carnevale.

Dal 1999 fino al 2007 San Miniato ritrova il suo spirito con la grande collaborazione delle famiglie della città che inizieranno una battaglia di maschere. Infatti insieme ai bambini, sempre protagonisti, iniziano a sfilare anche i genitori. San Miniato si divide nelle sue storiche contrade SCIOA, CENTRO e COLLINE, a loro si unì anche un gruppo fuori contrada I DONATORI DI SANGUE.



Si arriva così ai giorni nostri, in cui il Carnevale dei Bambini continua a vivere nel ricordo dei primi anni, gettando sempre uno sguardo al futuro e mantenendo vivo il tipico spirito del Carnevale: divertirsi e stare insieme. Nonostante il cambiamento generazionale la Pro Loco di San Miniato, con l’appoggio della cittadinanza e dell’amministrazione comunale, continua ad essere l’ente organizzatore di questo importante evento della vita della nostra Città.




Nessun commento:

Posta un commento